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Ipertensione arteriosa

 

La pressione arteriosa è la pressione che il cuore esercita per far circolare il sangue nel corpo. Il controllo della pressione arteriosa si riferisce a due numeri: il primo è la pressione sistolica (o massima), il secondo la diastolica (o minima).

 

  • Pressione arteriosa sistolica: è la pressione esercitata dal cuore quando si contrae e pompa il sangue nelle arterie.
  • Pressione arteriosa diastolica: è la pressione che rimane nelle arterie nel momento in cui il cuore si rilassa e si riempie di sangue per la contrazione successiva.

 

Il valore della pressione non è costante nell’arco di una giornata: aumenta se vengono effettuati sforzi, con le emozioni, il freddo o il dolore e diminuisce con il riposo e il sonno. Per ipertensione arteriosa si intende un aumento costante della pressione oltre i valori di 140 per la pressione arteriosa massima e di 90 per la pressione arteriosa minima. Oltre questi valori esistono vari gradi di ipertensione arteriosa, in quanto più alta è la pressione arteriosa maggiore è il rischio di future malattie cardiovascolari.

 

Pressione arteriosa sistolica (mmHg)

Pressione arteriosa diastolica mmHg)

Categoria

<120

<80

Ottimale

120-129

80-84

Normale

130-139

85-89

Normale alta

140-159

90-99

Ipertensione arteriosa di grado 1

160-179

100-109

Ipertensione arteriosa di grado 2

≥180

≥110

Ipertensione arteriosa di grado 1

≥140

<90

Ipertensione sistolica isolata

 

Livelli di riferimento basati sulla Linee Guida della Società Europea dell’Ipertensione Arteriosa (ESH)

  

Infatti in presenza di ipertensione arteriosa, non solo il cuore deve compiere uno sforzo maggiore per permettere la circolazione del sangue nel corpo, affaticandosi, ma la maggiore pressione del sangue provoca il danneggiamento e l’invecchiamento precoce delle arterie, l’aterosclerosi, e conseguenti danni ad organi vitali, come il cuore, il cervello ed il rene. In caso di pressione alta di solito non si avvertono sintomi, raramente si può soffrire di mal di testa, ronzii alle orecchie o nervosismo. A causa della scarsità di sintomi, molti credono che l’ipertensione arteriosa non sia un pericolo per la propria salute, accorgendosi solo dopo anni di avere una pressione superiore alla norma: perciò, l’unico modo per sapere se si è ipertesi è misurare periodicamente la pressione arteriosa. Anche se l’ipertensione non provoca disturbi, è pur sempre una malattia pericolosa, che fa progredire rapidamente l’aterosclerosi: infarti, ictus, insufficienza renale, disturbi della circolazione agli arti inferiori (vasculopatia) possono esserne la conseguenza anche dopo diversi anni. Abitudini di vita non corrette, fattori ereditari e fattori di rischio possono provocare l’aumento della pressione: fumo, obesità, sedentarietà, elevato consumo di alcol, condizioni di stress continuo, abbondante consumo di sale.

Per mantenere la pressione arteriosa a livelli desiderabili si devono seguire alcune semplici regole di comportamento, oltre alla sua misurazione periodica. Sono inoltre necessari nella maggior parte dei casi farmaci specifici che vengono prescritti dal medico curante. Ridurre i fattori che provocano lo stress, rilassarsi, ridurre il consumo di sale (spesso per le esigenze del nostro organismo è sufficiente la quantità di sale già contenuta naturalmente negli alimenti), moderare il consumo di caffè, mangiare molta frutta e verdura (contengono potassio, una sostanza che aiuta a mantenere bassa la pressione), non fumare, non bere alcolici, tenere sotto controllo il proprio peso, avere un’alimentazione sana. Inoltre andrebbe praticata regolarmente attività fisica: praticare, con regolarità, un’attività fisica di moderata intensità (bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno) aiuta a mantenere la pressione arteriosa a livello favorevole.

 

In Italia il 30% della popolazione (pari a 15 milioni di persone) è affetta da ipertensione: negli uomini il valore medio della pressione arteriosa sistolica (massima) è di 135 mmHg e nelle donne 130 mmHg. Il valore medio della pressione arteriosa diastolica (minima) negli uomini è di 86 mmHg e nelle donne 82 mmHg. L’ipertensione arteriosa colpisce in media il 33% degli uomini e il 28% delle donne. Il 19% degli uomini e il 14% delle donne sono in una condizione limite.

 

Informazioni tratte dall’Istituto Superiore di Sanità.