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Fattori di rischio

 

Esiste una serie di fattori, definiti come fattori di rischio cardiovascolare, che predispongono ad ammalarsi e favoriscono lo sviluppo delle malattie del cuore e dei vasi sanguigni. Maggiore è il numero dei fattori di rischio individuali, più alta è la probabilità di sviluppare una malattia cardiovascolare. Per questo motivo l’obiettivo principale della prevenzione di tali malattie è eliminare o ridurre drasticamente questi fattori, per avere un cuore più sano e diminuire i rischi di incorrere in un infarto o in un ictus cerebrale. I fattori di rischio cardiovascolare derivano soprattutto dal condurre stili di vita non salutari: alimentazione non corretta, abitudine al fumo, inattività fisica. Fondamentale perciò uno stile di vita adeguato con un’attenta alimentazione, una regolare moderata attività fisica, l’abolizione completa del fumo, il mantenimento del peso entro limiti ottimali. Essere consapevoli dei fattori di rischio e consultare un medico per un trattamento precoce sono strategie che consentono di gestire efficacemente la salute di cuore e arterie.

I fattori di rischio possono essere suddivisi in non modificabili, su cui non possiamo intervenire, come l’età, il sesso maschile e la storia familiare, e modificabili, su cui si può intervenire, come l’ipercolesterolemia, l’aumento dei trigliceridi, il fumo, l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’obesità, l’inattività fisica, lo stress.

 

età: il rischio cardiovascolare aumenta con l'avanzare dell'età;

sesso: gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne. Nella donna il rischio aumenta soprattutto dopo la menopausa;

familiarità: avere parenti diretti che sono stati colpiti da tali malattie comporta rischi maggiori rispetto a chi ha familiarità negativa;

ipercolesterolemia: più elevati sono i livelli del colesterolo LDL, maggiore è il rischio che si depositi nelle pareti delle arterie (colesterolo totale elevato ≥240 mg/dl; colesterolo totale alto fra 200 e 239 mg/dl; colesterolo LDL elevato ≥160 mg/dl; colesterolo LDL alto fra 130 e 159 mg/dl; per il colesterolo HDL i valori inferiori a 40mg/dl negli uomini e a 50mg/dl nelle donne aumentano il rischio cardiovascolare);

trigliceridi: livelli dei trigliceridi oltre la norma comportano l'incremento del rischio per ictus in proporzione all'aumento dei loro valori (moderatamente elevati 150 - 199 mg/dl; elevati oltre 200 mg/dl);

fumo: diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue, accelera il battito cardiaco e aumenta fortemente il rischio di ictus;

ipertensione arteriosa: un’elevata pressione arteriosa costringe il cuore a un sovraccarico di lavoro e accelera la formazione di aterosclerosi nelle pareti delle arterie (pressione arteriosa sistolica ≥160 o diastolica ≥ 95 mmHg o trattamento specifico, al limite: pressione arteriosa sistolica fra 140 e 159 o pressione arteriosa diastolica fra 90 e 94 mmHg);

diabete: quando i valori degli zuccheri nel sangue superano i valori normali, aumentano il rischio cardiovascolare (glicemia ≥126 mg/dl o trattamento specifico, al limite: glicemia fra 110 e 125 mg/dl);

obesità: gli obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie gravi, come il diabete di tipo 2, cardiopatie e ictus, malattie della cistifellea, tumori a carico di diversi organi, oltre che problemi psicosociali (sovrappeso: indice di massa corporea 25,0-29,9 Kg/m², obesità: indice di massa corporea (IMC) ≥ 30 Kg/m², adiposità addominale: circonferenza vita > 102 cm negli uomini e 88 cm nelle donne; rapporto vita/fianchi > 0,95 negli uomini e 0,85 nelle donne);

inattività fisica: riguarda la sedentarietà, la ridotta attività fisica nel tempo libero e nell’attività lavorativa.

 

Informazioni tratte dall’Istituto Superiore di Sanità.

 

Colesterolo

Trigliceridi

Fumo

Ipertensione arteriosa

Diabete

Obesità

Inattività fisica

Stress